Commenti e interviste
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Risorse. Un viaggio in Trentino tra immigrazione, lavoro e discriminazione
È stato presentato il 18 dicembre scorso, in un’affollata conferenza nella sala della Cooperazione di Trento, il rapporto curato da MIGRA, l’Osservatorio sulla discriminazione degli immigrati nel lavoro, che ha preso in esame la condizione dei lavoratori stranieri in Trentino. Frutto di una lunga campagna di sensibilizzazione e di ricerca, il voluminoso rapporto scatta una fotografia estremamente interessante su un problema poco studiato e complessivamente sommerso. L’Osservatorio, che ha lavorato in collaborazione con le istituzioni politiche e con le organizzazioni sindacali, è frutto della collaborazione fra ATOS, Fondazione opera campana dei caduti e Fondazione Fontana, ed è nato dalla consapevolezza che l'immigrazione costituisce oggi, anche per il Trentino, un fenomeno irreversibile sia per il sistema economico locale che per la società. Nello scorso anno MIGRA ha organizzato alcuni incontri sul territorio sul problema del lavoro nero e ha avviato una campagna pubblicitaria con grandi manifesti volti a richiamare l’attenzione sui diritti dei lavoratori immigrati.
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Giornata internazionale dei migranti
E la giornata internazionale dei diritti dei migranti in Italia sembra pura utopia. Oggi è anche la giornata del secondo clic day, che ci offre uno spaccato significativo: una procedura burocratica assurda, che cerca di rinnovarsi e crea solo nuovi disastri dall’aspetto più avanzato tecnologicamente per nascondere una lotteria che mette a disposizione una manciata di posti per l’assegnazione di un pezzo di carta e qualche diritto. Il disastro, ampiamente annunciato, di sabato sancisce definitivamente il fallimento di una procedura che non garantisce il numero di ingressi necessari al mercato del lavoro, che ha lentezze burocratiche inaccetabili e un sistema di lotteria non degno di un paese civile, che si pregia di appartenere al ’primo mondo’. Una procedura inserita in un impianto giuridico e concettuale che vede il proprio nodo da una parte nella retorica dell’eliminazione della clandestinità, e dall’altra nella pratica della riduzione in clandestinità del migrante per renderlo sfruttabile senza limiti.
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Così si vive a Cassibile, reportage dal cpa siciliano
Roman Herzog, un giornalista tedesco, ha visitato a metà novembre il centro di prima accoglienza di Cassibile, a Siracusa, in Sicilia. Riceviamo e pubblichiamo volentieri il suo reportage. Da un lato emergono le condizioni degradanti in cui migranti e rifugiati sono detenuti, compresi donne e bambini. Dall’altro, nelle parole di chi ricorda il viaggio, ritornano le gravi denunce della situazione in Libia.
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Sono quasi quattro milioni gli immigrati presenti in Italia
Quasi quattro milioni. Per la precisione sono 3.690.000 gli immigrati residenti in Italia. In un anno un aumento del 21,6% pari a 500 mila nel corso del 2006, con un aumento mai raggiunto neppure con le regolarizzazioni degli anni passati. Siamo al 6,2% della popolazione complessiva rispetto una media dei paesi dell’Unione Europea del 5,6%. Il nostro Paese ha superato l’Inghilterra e balzerebbe al terzo posto in Europa sia per tasso di crescita che per presenze in assoluto. Ci troviamo alle spalle di Germania e Spagna, che ospitano rispettivamente 7.287.900 e 4.002.500 immigrati. E in Europa? Raggiungiamo tutti assieme la cifra tonda di 50 milioni, un terzo di quelli presenti nel resto del mondo. In Italia parlano 150 lingue diverse, 1 su 2 sogna la cittadinanza italiana.
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Più immigrati e decisi a restare di Giovanna Zincone
E’un pezzo che gli italiani dicono che gli immigrati sono troppi. Lo dicevano anche agli inizi degli Anni 90, quando erano pochi. Adesso almeno possono sostenere a ragione che sono molti. Sulla base dei dati ufficiali costituiscono il 5 per cento dei residenti, secondo le stime dell’ultimo annuario Caritas, presentato ieri, raggiungerebbero il 6,2 per cento sul totale della popolazione