Anno 2007
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Australia: Più istruiti e sani i nuovi immigrati
Lo dice uno studio del Centro di ricerche applicate alle scienze sociali dell' Università del New England intitolato “Costi e benefici sociali dell'immigrazione in Australia”. Gli immigrati in Australia sono più rispettosi della legge, più istruiti, meno dipendenti dai sussidi assistenziali, e generalmente godono di migliore salute rispetto al resto della popolazione. Lo studio nega inoltre l’esistenza di una “sottoclasse di immigrati” o di “aree ghetto a forte presenza etnica”. E smentisce una serie di luoghi comuni circa l'impatto negativo dell'immigrazione sulla comunità ospitante.
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Cittadinanza: a un immigrato su due non interessa
È quello che emerge dalla ricerca condotta da Makno & Consulting per il Viminale. Sebbene l’85% degli immigrati si trovi bene in Italia (molto bene un 24%), solo il 55% degli immigrati è interessato alla cittadinanza italiana. Alcuni per il timore di perdere i beni che posseggono nel Paese d'origine, conseguenza prevista da molte legislazioni nazionali per chi decide di cambiare passaporto; altri perché considerano il soggiorno in Italia solo temporaneo: per gli albanesi infatti è solo un trampolino verso gli Stati Uniti; per le badanti ucraine invece il sogno è tornare a casa.
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Ue: a ottobre la “Carta blu per lavoratori altamente qualificati”
“Servirà a facilitare l'accoglienza di lavoratori con qualifica elevata perchè possano lavorare nell'Ue per periodi più o meno lunghi senza avere i problemi che invece incontrano attualmente”. Spiega la Commissione Europea che da tempo pensava a questa soluzione per contrastare il fenomeno che vede le "teste migliori" andarsene per lo più verso gli Usa e l'Australia. “L’intento – continua la Commissione- non è certo favorire la fuga dei cervelli dai paesi in via di sviluppo, ma consentire alle teste migliori di formarsi e lavorare per un certo tempo in Europa per poi tornare nel paese di origine”.
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Permessi di soggiorno: solo il 6% ha ottenuto un documento dopo aver chiesto il rinnovo.
La situazione dei permessi di soggiorno non si sblocca, i fortunati che dopo aver chiesto il rinnovo hanno già messo in tasca un documento finalmente valido sono solo il 6% del totale. Dall'11 dicembre a oggi sono state presentate agli uffici postali 821mila domande di rinnovo, ma i permessi elettronici consegnati sono appena 50mila. Rimane inoltre altissimo il numero di domande ferme perché “anomale” (per omissioni, errori o casistiche ancora non contemplate dal software che le gestisce ecc.), che sono ben 281mila. Tutto questo mentre i cittadini stranieri hanno sborsato 70 euro a domanda, cioè la bellezza, finora, di 57 milioni di euro.
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Veneto: approvato il piano triennale di interventi nel settore dell’immigrazione.
Tra le novità del piano approvato dal consiglio regionale veneto, l’introduzione del patto di accoglienza e di integrazione per gli immigrati sulla scorta del modello francese. Il piano prevede, in sostanza, un impegno formale reciproco tra la società ospitante e l’immigrato, che ne accetta le regole di convivenza, i valori e le leggi: l’obiettivo è di “affermare il valore dell’integrazione e produrre ricadute positive su tutta la comunità”.
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