Anno 2007
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Milano: in crescita paura e diffidenza verso gli immigrati.
È quello che emerge da una ricerca condotta dalla Camera di commercio di Milano nel capoluogo lombardo, a Bologna, Roma, Napoli e Palermo. L’atteggiamento di diffidenza riguarderebbe gli immigrati individuati come “arabi”, comunque provenienti dalle culture islamico-musulmane, e lo si deduce dal crollo dei consensi per la concessione del voto amministrativo, dal forte aumento della contrarietà alla costruzione di moschee, dal progressivo calo di chi vede di buon occhio la formazione di coppie miste.
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Roma: firmato il protocollo tra Italia e Marocco in materia di lavoro.
Il protocollo, che regola l'ingresso in Italia di cittadini marocchini per motivi di lavoro subordinato stagionale e non stagionale, intende favorire l'incontro tra domanda e offerta di lavoro e prevede, fra l’altro, corsi di formazione e di insegnamento della lingua italiana come titolo prioritario per l’accesso dei cittadini marocchini in Italia per motivi di lavoro.
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Carta dei valori della cittadinanza e dell’integrazione.
È il provvedimento adottato dal Ministero dell’Interno (e pubblicato nella G.U. del 15 giugno 2007), per le relazioni con le comunità degli immigrati e religiose. La Carta dei valori, redatta secondo i principi della Costituzione italiana e delle principali Carte europee e internazionali dei diritti umani, si sofferma in modo particolare su quei problemi che la multiculturalità pone alle società occidentali.
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Istat: popolazione italiana in crescita grazie agli stranieri.
In un anno la popolazione residente italiana è cresciuta di 379.576 unità: una crescita dovuta in gran parte al flusso migratorio. Lo rileva l’Istat, confrontando i dati delle registrazioni anagrafiche al 31 dicembre 2006 rispetto a quelle dell'anno precedente. Al 31 dicembre 2006 la popolazione complessiva risulta, infatti, pari a 59.131.287 unità, mentre alla stessa data del 2005 ammontava a 58.751.711.
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Ue: nuovo programma settennale per la cooperazione con i paesi terzi.
Nelle intenzioni della Commissione Europea che lo ha lanciato, il programma coprirà tutti gli aspetti essenziali propri dei fenomeni migratori, ovvero: aumentare la relazione tra migrazione e sviluppo; promuovere politiche migratorie legate al lavoro; combattere i flussi illegali di clandestini e facilitare il rimpatrio degli irregolari; proteggere i migranti dallo sfruttamento e dall’esclusione sociale; promuovere le politiche di asilo e la protezione internazionale. I destinatari del programma saranno non solo i paesi africani o del bacino mediterraneo, ma anche quelli oltre la frontiera orientale e sud-orientale dell’Unione.
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