Migra - osservatorio sulla discriminazione degli immigrati nel lavoro

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Informare, orientare, progettare, sperimentare. Workshop a Trento

  • 25/09/2007
  • Martina Secchi

Il progetto della cordata Ri-CONOSCERE Il progetto RI-CONOSCERE rappresenta un momento di incontro tra domanda e offerta di buone prassi. L’offerta è rappresentata dall’insieme dei servizi/metodologie e delle attività che ciascun progetto sta implementando. La domanda è espressione degli interessi dei policy makers locali, regionali e nazionali, referenti a vari livelli delle politiche in materia di inserimenti socio-lavorativi di soggetti immigrati. Il progetto intende sollecitare e contribuire al processo di analisi dei fabbisogni e di valutazione delle soluzioni innovative proposte rispetto alle tematiche del Mercato del Lavoro. Le azioni sono orientate, in primis, al raggiungimento di una più larga utenza, rispetto a quella raggiunta con i singoli progetti e a garantire che gli effetti positivi prodotti a livello locale dalle PS, abbiano una opportunità di continuità, in virtù di un inserimento nelle politiche ordinarie. Specificamente, la cordata di RI-CONOSCERE ha individuato l’ambito delle proprie attività nell’organizzazione di eventi di mainstreaming verticale mirati nei confronti di 3 tipologie di stakeholder: i decisori politici (amministratori pubblici di riferimento), il mondo della ricerca, formazione e istruzione, le parti sociali e datoriali. In collaborazione con queste tre categorie di attori, la cordata vuole stimolare la consapevolezza della varietà degli ostacoli, delle opportunità e delle soluzioni istituzionali e culturali che compongono la problematica attuale dell’inserimento del “migrato stanziale” nella sfera del lavoro qualificato, evidenziando in particolare le possibilità di un più efficace riconoscimento delle capacità degli stranieri di mobilitarsi per contribuire, oltre che alla propria mobilità sociale, allo sviluppo delle società locali. Le partnership interessate hanno sviluppato sperimentazioni originali e sono quindi in grado di proporre alla discussione pubblica, finalizzata alla replicabilità in altri contesti, buone pratiche dedicate ad accompagnare i cittadini stranieri stabilitisi in una comunità locale nella loro ricerca di una posizione lavorativa e di condizioni di vita quotidiana rispondenti alle loro abilità e competenze e a valorizzare in particolare la loro (individuale o associata) automobilitazione a sostegno di una fruttuosa integrazione interetnica.